La gestione dei rifiuti solidi urbani (RSU) rappresenta una delle attività ambientali più importanti per qualsiasi Regione, e la Puglia non fa ovviamente eccezione. Nel contesto di un crescente impegno verso l’economia circolare e il rispetto degli obiettivi europei, l’analisi dei dati sulla raccolta differenziata assume un’importanza centrale, soprattutto in alcuni periodi dell’anno molto intensi, come l’estate, dove la gestione dei rifiuti è prioritaria.
La Regione Puglia, attraverso il suo Osservatorio Regionale dei Rifiuti (ORP) e il portale Puglia.con, rende disponibili informazioni dettagliate sull’andamento della raccolta differenziata per gli Ambiti di Raccolta Ottimale (ARO) e, in alcuni casi, per i singoli Comuni.
L’esame di questi dati rivela un quadro dinamico, con progressi rilevanti e alcune aree che richiedono ancora miglioramenti, riflettendo l’impegno costante del territorio pugliese verso una gestione più sostenibile dei rifiuti.
La gestione dei RSU in Puglia è organizzata su base territoriale attraverso gli ARO, ovvero i succitati Ambiti di Raccolta Ottimale. Ogni ARO raggruppa diversi comuni, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dei servizi di raccolta e smaltimento.
La suddivisione consente un monitoraggio più granulare delle performance e l’implementazione di politiche mirate. I dati disponibili sul portale regionale forniscono un’istantanea dell’efficacia di questi ambiti, presentando le percentuali di raccolta differenziata raggiunte, oltre ai quantitativi totali di rifiuti differenziati, indifferenziati e complessivi per ogni ARO, con un approccio che permette di identificare le “best practice” e le aree che necessitano di maggiore attenzione e investimenti.
Analizzando i dati più recenti disponibili per l’anno 2025, si osserva una performance complessivamente positiva nella maggior parte degli ARO pugliesi. Ad esempio, tra gli ARO della provincia di Bari, si registrano percentuali di raccolta differenziata elevate. L’ARO Bari 08 spicca con un notevole 78,75%, seguito dall’ARO Bari 07 con il 77,21% e dall’ARO Bari 01 con il 74,27%. Anche altri ARO baresi come il Bari 02 (74,13%), il Bari 04 (72,43%), il Bari 05 (72,52%) e il Bari 06 (72,52%) mostrano risultati consistenti, ben al di sopra dell’obiettivo del 65% fissato dalle normative nazionali ed europee. Fa eccezione l’ARO Bari 03, che si attesta su una percentuale più contenuta del 50,42%, evidenziando la necessità di interventi mirati in quest’area.
Anche nella provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT), le percentuali di raccolta differenziata sono elevate. L’ARO BAT 02 raggiunge il 75,04%, mentre l’ARO BAT 01 si attesta al 71,29%. L’ARO BAT 03, con il 60,26%, seppur inferiore ad altri, mostra comunque un impegno verso la differenziata. Questi dati suggeriscono che l’organizzazione per ARO sta contribuendo a migliorare le performance complessive.
Per la provincia di Brindisi, l’ARO Brindisi 03 si distingue con un 72,91%, mentre l’ARO Brindisi 01 registra un 64,76%, sfiorando l’obiettivo del 65%. L’ARO Brindisi 02, invece, si ferma al 50,95%, una percentuale che richiede maggiore impegno per raggiungere gli standard desiderati. Queste differenze tra ARO all’interno della stessa provincia evidenziano la variabilità delle politiche locali e delle abitudini dei cittadini.
Scendendo al livello comunale, alcuni esempi simboleggiano le dinamiche della raccolta differenziata. Prendendo in esame i dati di Maggio 2025 per l’ARO BA4, si osserva che Altamura ha una percentuale del 74,37%, Santeramo in Colle del 73,98% e Cassano delle Murge del 72,67%. Gravina in Puglia, pur registrando un buon 67,67%, si posiziona leggermente al di sotto degli altri comuni di questo ARO.
Nell’ARO BA5 (sempre a Maggio 2024), comuni come Casamassima raggiungono il 74,46%, Acquaviva delle Fonti il 72,46% e Turi il 71,47%. Un esempio virtuoso in questo ARO è Sammichele di Bari, che spicca con un’impressionante percentuale del 92,96%, dimostrando come sia possibile raggiungere livelli di eccellenza con un’organizzazione efficiente e la partecipazione attiva della cittadinanza, con risultati che non solo superano ampiamente gli obiettivi, ma pongono Sammichele di Bari come modello di riferimento.
I dati mensili, come quelli disponibili per l’ARO TA5 per l’anno 2024, mostrano anche le fluttuazioni stagionali e l’andamento nel corso dell’anno. Ad esempio, l’ARO TA5 ha mantenuto costantemente percentuali elevate, oscillando tra il 70,76% (agosto) e il 75,66% (maggio), con una media annuale superiore al 70%, indicando una consolidata abitudine alla differenziazione dei rifiuti.
L’andamento della raccolta differenziata in Puglia, come evidenziato dai dati disponibili, mostra un percorso di crescita e consolidamento. Molti ARO e Comuni hanno superato l’obiettivo del 65%, con alcuni che raggiungono livelli di eccellenza. Tuttavia, la presenza di ARO e comuni con percentuali ancora al di sotto della soglia desiderata sottolinea la necessità di continuare a investire in infrastrutture, sensibilizzazione e innovazione.
Il monitoraggio costante dei dati, reso possibile da piattaforme come l’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, è uno strumento indispensabile per le amministrazioni locali e regionali, in quanto permette di identificare le criticità, valutare l’efficacia delle politiche implementate e orientare le future strategie. L’obiettivo ultimo non è solo raggiungere percentuali elevate di raccolta differenziata, ma anche migliorare la qualità delle frazioni raccolte, per massimizzare il recupero di materia e contribuire in modo significativo alla transizione verso un’economia circolare sempre più diffusa.