L’uso diffuso dei materiali plastici ha portato a importanti sfide in termini di gestione ambientale. La produzione e il consumo crescenti di plastica hanno generato problemi legati alla sua gestione, dal recupero alla corretta eliminazione. Le materie plastiche sono molto versatili e presenti nella nostra vita quotidiana e vengono impiegate per realizzare diversi tipi di imballaggi che contengono materiali, oggetti e alimenti.
Una caratteristica molto importante che accomuna tutte le varie materie plastiche è che a fine uso sono riciclabili: ogni cittadino attraverso una corretta differenziazione domestica e/o industriale dei rifiuti svolge un ruolo fondamentale nell’attivazione del processo di riciclo dei materiali che una volta trasformati in nuove risorse potranno essere inseriti nuovamente nel sistema produttivo.
La raccolta differenziata in Italia è gestita in autonomia dai singoli comuni dove si svolge secondo diverse modalità. La raccolta differenziata è il passaggio preliminare al vero e proprio processo di recupero, conferimento e riciclo di tutti i rifiuti e quindi anche delle materie plastiche. Essa coinvolge un sistema industriale composto da più attori il cui fine è quello di convertire i rifiuti in una nuova materia prima. L’intero processo non si attiverebbe senza la partecipazione dei Comuni che in ogni fase, su base Nazionale, promuovono e sensibilizzano i cittadini e le aziende verso la pratica della raccolta differenziata.
Vediamo ora come si svolgono le operazioni di recupero, stoccaggio, smaltimento e riciclo della plastica: dopo la raccolta, la plastica viene inviata agli impianti di smistamento e stoccaggio che si occupano del riciclaggio da dove parte il vero e proprio processo di riciclo con la selezione del rifiuto che viene fatta in buona parte dalle macchine. In questa fase i rifiuti vengono smistati in base alla loro dimensione con l’utilizzo di uno scanner a infrarossi che procede alla separazione dei diversi tipi di plastica come PET, PVC o PE. Ad esempio, i tappi con i tappi, le bottiglie con le bottiglie e così via.
Quest’ulteriore separazione dei diversi rifiuti avviene perché i tipi di plastica possono contenere additivi diversi e quindi è meglio separarli per riciclarli correttamente. Il tutto avviene anche usando getti di aria compressa durante il passaggio sui nastri trasportatori. Questa operazione è necessaria per avere rifiuti plastici con la stessa dimensione e sarà fondamentale per la frantumazione degli stessi.
A questo punto della lavorazione, la plastica viene sottoposta al lavaggio e alla pulitura da eventuali residui di sporco come rimanenze di cibo o di sostanze grasse, residui di detergenti o di sapone, shampoo o altre sostanze contaminanti. Per questo lavare i contenitori prima di buttarli non è necessario in quanto sarà un’attività che svolgeranno gli impianti di recupero.
Le materie plastiche dopo il lavaggio e la pulitura, vengono tritate. Questa fase, nota anche come macinazione, avviene in grossi contenitori in acciaio utilizzando lame che ruotano ad altissima velocità all’interno degli impianti di trasformazione per ottenere dei fiocchi di plastica, tipo coriandoli. A questo punto i fiocchi di plastica o flakes vengono divisi per colore da macchinari appositi ad infrarossi, vengono quindi riscaldati, compressi, raffreddati, e tagliati a pezzettini. A questo punto il prodotto finito apparirà come un’enorme quantità di pellet che potrà essere utilizzata per produrre nuova plastica da zero per la realizzazione di una nuova materia prima.
La nuova plastica riciclata potrà essere utilizzata in moltissimi modi tornando a far parte della nostra quotidianità sotto forma di scarpe, coperte, abbigliamento, componenti meccanici, utensili, sedie, vasi, occhiali, pettini, orologi, stoviglie, utensili vari ecc. Il riciclo della plastica è necessario perché limita i danni ambientali, riduce l’inquinamento e i consumi di energia elettrica, permette di creare nuove materie prime da utilizzare in tantissimi settori produttivi, evitando di esaurire nuove risorse o di sprecare quelle esistenti. Finalmente buona parte di quello che ci circonda è realizzato con plastica riciclata.
Il riciclo della plastica è nato per riutilizzare una risorsa importante per la nostra vita, ma soprattutto per motivi ambientali. Quando ci si è accorti che la plastica poteva danneggiare gravemente l’ambiente e la nostra salute è nata la necessità del riciclaggio. Lo smaltimento corretto dei materiali plastici è di vitale importanza per prevenire l’inquinamento ambientale: la plastica non adeguatamente smaltita può essere abbandonata in discariche illegali o nell’ambiente naturale, causando gravissimi danni agli ecosistemi e agli organismi viventi. I rifiuti plastici possono essere inceneriti per generare energie elettriche e termiche, ma è essenziale che vengano gestiti in modo sicuro per evitare l’emissione di sostanze nocive nell’atmosfera.